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T&P Magazine

Sostenibilità. Nuovi obblighi per le imprese in tema di informazioni

A cura di Mariapaola Rovetta

Lo Sviluppo sostenibile, che include i tre contesti, economico, ambientale e sociale, il cd. Triple Bottom Line, ha come scopo la realizzazione dell’ obiettivo prefissato dall’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, la Risoluzione adottata dall’Assemblea generale il 25 settembre 2015 e dell’Accordo di Parigi 2015.

L’impegno, che deve essere da parte di tutti, dunque Stato, Enti pubblici, aziende private e singoli cittadini, riguarda: sotto l’aspetto economico, un impiego razionale delle risorse naturali con conseguente riduzione dei costi; sotto l’aspetto ambientale, una politica di contrasto ai cambiamenti climatici; sotto l’aspetto sociale, impegno per il contrasto alla povertà ed esclusione sociale e per la promozione della salute e del benessere dei singoli individui al fine di garantire le condizioni per lo sviluppo del capitale umano.

Il Parlamento Europeo, intervenuto numerose volte, ha da ultimo posto l’attenzione sul tema con la Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, con cui il Green Deal è considerato la nuova strategia di crescita dell’Unione. Tra gli scopi protezione, conservazione e migliormaento del capitale naturale dell’Unione e protezione della salute e benessere dei cittadini dell’Unione dai rischi di natura ambientale e delle relative conseguenze.

Nell’ambito di una transizione equa nessuna persona e nessun luogo devono restare esclsui.

Riguardo gli obblighi in capo alle imprese, la Direttiva è intervenuta considerando di primaria importanza l’informazione sulla sostenibilità, espressione che si ritiene preferibile utilizzare per sottolineare l’importanza dell’impatto degli investimenti di carattere finanziario sulle persone e sull’ambiente. Una migliore rendicontazione di sostenibilità a vantaggio dei singoli cittadini e dei risparmiatori, inclusi i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori, è fondamentale anche ai fini di un miglior dialogo sociale.

La Direttiva sottolinea anche l’importanza del dovere in capo ai singoli cittadini, a loro volta, di consultare le relazioni annuali delle imprese per meglio valutare gli investimenti finanziari, ovvero, in caso di clienti e/o fornitori delle stesse imprese, per meglio comprendere i rischi e le opportunità che le questioni di sostenibilità presentano per i loro investimenti e l'impatto di tali investimenti sulle persone e sull'ambiente.

In ogni caso, l’obiettivo è evitare il divario tra le esigenze di informazione degli utenti e le informazioni sulla sostenibilità fornite dalle imprese così da evitare quelle che potrebbero essere conseguenze negative notevoli.

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