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T&P Magazine

L’intelligenza artificiale deve rispettare i valori dell’Unione Europea

di Mariapaola Rovetta

Gli algoritmi sono fondamentali allo svolgimento di numerose attività e tra queste, ad esempio, anche la ricerca di candidati all’interno delle aziende. Ma il sistema non è esente da rischi ed il Parlamento europeo è già intervenuto ponendo l’accento sull’importanza del rispetto dei valori etici europei. Gli Stati membri devono tener conto degli aspetti etici e, in generale, del rispetto dei diritti civili adeguando, se necessario, la legislazione in materia di utilizzo dell’IA, oltre a porre rimedio a problematiche tecnologiche. In sostanza bisogna evitare che il sistema digitale possa essere influenzato da comportamenti della società in cui sono ancora presenti forme di discriminazione. All’interno di colossi che a livello mondiale si occupano di IA si sono verificati, ad esempio, ai fini della selezione del personale, casi che hanno dato luogo a disparità di genere a causa dell’inserimento nel sistema di indicatori che avevano dato la preferenza in passato a candidati maschili anziché a donne. L’elaborazione dei dati e la stessa correzione dei medesimi è però complessa e delicata ed è per questo che l’Unione Europea ha dato vita all’ALTAI (Assessment List for Trustworthy AI), uno strumento che contiene Linee guida per gli esperti, oltre a quelle già presenti nel Quadro giuridico che è stato presentato con una proposta di base dalla Commissione UE il 21 Aprile 2021, con lo scopo di garantire i diritti fondamentali delle persone e delle imprese. Tra i vari obiettivi: assicurare che i sistemi di IA immessi sul mercato dell’Unione e utilizzati rispettino la normativa vigente in materia di diritti fondamentali e i valori dell’Unione stessa; assicurare la certezza del diritto; migliorare la governance e l’applicazione effettiva della normativa esistente in materia di diritti fondamentali.

La Proposta di base, presentata dalla Commissione UE il 21 Aprile 2021, ha previsto anche un certo lasso di tempo per dare la possibilità agli operatori tecnici di mettere a punto gli strumenti tecnologici adattandoli nel rispetto di quanto previsto dalla Proposta presentata dalla Commissione, anche con riguardo agli aspetti organizzativi e commerciali, con l’obiettivo finale di predisporre e rendere operative anche le eventuali sanzioni applicabili in caso di non rispetto delle regole UE.

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