Licenziamento disciplinare per insubordinazione
A cura di Stefano Beretta e Antonio Cazzella
Con sentenza n. 4315 del 20 febbraio 2017 la Corte di Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento disciplinare intimato ad una lavoratrice, con mansioni di cameriera, escludendo peraltro la natura ritorsiva del medesimo in ragione della sua appartenenza ad una associazione sindacale.
Nel caso di specie, infatti, la dipendente era stata oggetto di rimostranze scritte da parte dei colleghi e spesso parte di litigi con questi ultimi; in particolare, la dipendente era stata licenziata per aver ripetutamente rifiutato gli ordini di un superiore nonchè per avere invitato una collega a lavorare con minor diligenza ed impedito ad altre due colleghe di utilizzare l’aspirapolvere per non disturbare una sua conversazione telefonica.
Inoltre, la Suprema Corte ha rilevato che non poteva assumere alcun rilievo scriminante lo stato di invalidità della lavoratrice.