di Federico Manfredi
Studio legale di diritto del lavoro: un elemento in grado di fare la differenza nell’ottica della crescita e della competitività delle aziende. Oggi avvalersi della collaborazione di professionisti legali qualificati che abbiano visione, siano integrati nei processi decisionali e sappiano parlare la stessa lingua dell’impresa è un vero valore aggiunto, e permette di individuare soluzioni specifiche che permettano all’azienda di utilizzare il diritto del lavoro ed il diritto sindacale come leve competitive per vincere sul mercato.
Quello dei legal services è un comparto non solo in rapidissima evoluzione, ma anche oggetto di sempre maggiore attenzione da parte delle imprese. È, infatti, in corso una “rivoluzione copernicana” che sta portando le aziende a riscoprire nella normativa una leva per la propria crescita, piuttosto che un ostacolo da superare. Per riuscire in tale impresa è tuttavia essenziale l’assistenza di uno studio legale che abbia una cultura giuridica e aziendale sempre aggiornata con le più recenti esigenze del mercato. Visione, integrazione e comunicazione per noi sono le chiavi per superare il noto “problema dell’intangibilità” e offrire alle società servizi davvero utili, con implicazioni agevolmente prevedibili e oggettivamente misurabili.
Occorre, innanzitutto, la visione di uno studio legale di diritto del lavoro che superi il modello del commodity market della compliance passiva rispetto alle vigenti normative. Al contrario: le norme, se applicate con competenza e astuzia, possono trasformarsi in strumenti economici e aziendali di grande efficacia per il raggiungimento del vantaggio competitivo dell’impresa. L’interpretazione di lungo periodo del ruolo dello studio legale nel contesto economico e aziendale è, dunque, quella della knowledge partnership ad alto valore aggiunto. È, dunque, essenziale che lo studio legale di diritto del lavoro abbia un chiaro (e stimolante) posizionamento strategico che rispecchi gli ideali e gli obiettivi di creatività, problem solving e team-work - anche mediante gli strumenti di remote working quando richiesto - per distinguere la propria proposta rispetto al customer value offerto. Sono da evitare depauperanti strategie di standardizzazione e meccanicizzazione del servizio legale, contrarie all’interesse del cliente e ad una sana competitività del mercato.
Tutto ciò ci porta alla seconda chiave: l’integrazione. Non esistono due customer value uguali, le esigenze di ciascun cliente sono uniche ed in continua evoluzione. È, pertanto, essenziale che il servizio legale evolva dalle logiche amministrative per sposare un ruolo ad alta integrazione. Ciò significa che il criterio per la valutazione della performance diviene la capacità di alimentare il vantaggio competitivo attraverso lo sviluppo di caratteristiche legali e contrattuali distintive e profittevoli per l’azienda. Questo modello permette all’avvocato di diritto del lavoro di sviluppare contemporaneamente una professionalità ampia in ambito legal e una conoscenza profonda delle problematiche di business del cliente. Si tratta di un modello produttivo sfidante ma di grandissima efficacia, che prevede una radicale reingegnerizzazione del processo di erogazione del servizio legale per spostarne il baricentro dallo studio legale di diritto del lavoro al cliente, il quale diviene il vero fulcro nell’attività di definizione e produzione del servizio. La business partnership, il co-working e il one-team sono solo alcune delle leve per garantire il costante allineamento fra legale e impresa, necessario per un servizio realmente bespoke, inclusivo ed internazionale.
La comunicazione, infine, chiude il cerchio della perfetta business partnership fra cliente e studio legale di diritto del lavoro. Come detto, la grande sfida è rappresentata in tale caso dall’intangibilità e dalla difficile misurabilità dei servizi legali. Sembrerà paradossale, ma la soluzione risiede nella comunicazione human to human. La centralità della persona è strategica non solo per la presenza di top professionals nello Studio, ma soprattutto per l’abilità del singolo avvocato giuslavorista nel significare personalmente al cliente il valore e la qualità della consulenza offerta rendendo misurabili per il management concetti che invece sono per loro natura valutativi, incerti e multidimensionali.