Diritto del lavoro e Direzione HR: quale relazione? Conoscere a fondo la legislazione in materia di rapporti lavorativi è essenziale per chi opera nella gestione delle risorse umane. La stretta collaborazione con un legale specializzato in questo ramo è ormai essenziale per le aziende, tanto più in un contesto di rapida evoluzione tecnologica e, di conseguenza, di continue modifiche normative.
Il diritto del lavoro è il complesso di norme che regolano il rapporto di lavoro, con la funzione di tutelare il contraente debole, compensando lo squilibrio di poteri tra le parti del contratto.
È un ramo del diritto privato, che però, nel tempo, ha acquisito una sua autonomia sia sul piano processuale (le controversie di lavoro, infatti, sono soggette ad un rito speciale) sia riguardo alla formazione: oggi è riconosciuto come una delle aree di specializzazione nell’ambito della professione forense.
Il diritto del lavoro è una materia complessa e soggetta a frequenti variazioni (anche sotto l’influsso delle disposizioni comunitarie), che richiede al legale che vi si specializza una specifica competenza.
Proprio per questo, il giuslavorista è divenuto una delle figure professionali di riferimento per le Direzioni HR, sia per la gestione “ordinaria” dei rapporti di lavoro (assunzioni, trasferimenti, licenziamenti individuali, provvedimenti disciplinari, solo per citare i temi più ricorrenti), sia – soprattutto - nel caso di processi di riorganizzazione aziendale (modifiche organizzative, riduzione di personale, ricorso agli ammortizzatori sociali, esternalizzazioni, appalti, ecc.).
La collaborazione tra le imprese e lo specialista legale nella definizione delle strategie aziendali e, in particolare, delle loro modalità di attuazione, infatti, consente di gestire e minimizzare i rischi derivanti da una non corretta applicazione delle regole e dei principi del diritto del lavoro.
Le aziende, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, sono ormai abituate a considerare il giuslavorista come un interlocutore da coinvolgere non solo in caso di contenzioso giudiziario, ma anche per un corretto approccio alle complesse problematiche che il diritto del lavoro pone quasi quotidianamente all’attenzione delle Direzioni HR. Una decisione sbagliata dal punto di vista giuridico, in effetti, si traduce di regola in maggiori costi e non di rado anche in disfunzioni organizzative causate da situazioni di conflittualità interne all’azienda.
Inoltre, il diritto del lavoro si intreccia, con reciproca influenza, con altri settori del diritto, che possono in vario modo incidere sulla gestione dei rapporti di lavoro. Si pensi, per esempio, al codice della privacy (come recentemente modificato dal GDPR), alla responsabilità dell’impresa ai sensi della legge n. 231/2001 o ancora alle disposizioni della Banca d’Italia in materia di politiche di remunerazione e al rapporto organico tra società ed amministratori, ecc. Tali intrecci normativi aprono ulteriori spazi di collaborazione tra le imprese e gli specialisti del diritto del lavoro, che si sono particolarmente sviluppati negli ultimi anni.
Da ultimo, ma non per ultimo, si deve considerare che anche l’innovazione tecnologica presenta, sul piano del diritto del lavoro, problemi complessi e di rilevante importanza, sia per le imprese che per i lavoratori. È senza dubbio un tema di grande attualità: pensiamo per esempio ai controlli sull’attività dei dipendenti al lavoro su piattaforme digitali, regolato dagli algoritmi che ne determinano il funzionamento; pensiamo allo smart working o all’intelligenza artificiale, che pongono problematiche e questioni mai emerse prima.
Si tratta di fenomeni in costante evoluzione, dai quali emergono – in prospettiva – nuovi modelli di lavoro, che richiedono un aggiornamento delle regole del diritto al fine di conciliare da una parte le esigenze delle imprese, dall’altra la tutela dei lavoratori, intesa non più solo come garanzia di un adeguato trattamento retributivo, ma come attenzione a una più ampia gamma di diritti della persona (tra cui conciliazione vita/lavoro, divieto di discriminazioni, sicurezza...).
Insomma, una corretta definizione delle strategie di HR non può prescindere da un’adeguata valutazione dei limiti – e, al tempo stesso, delle opportunità – che possono derivare dai principi del diritto del lavoro, che permeano ogni fase del rapporto di lavoro, dalla sua costituzione fino alla sua risoluzione. Conoscenza e rispetto delle regole, infatti, sono l’imprescindibile presupposto di una corretta ed efficiente gestione delle risorse umane all’interno di qualsiasi azienda.